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Dott. Lorenzo Proietti, Ortopedico Roma, Specialista in chirurgia del Ginocchio, Anca e Spalla, Traumatologia dello Sport

 

Via Cagliari, 9 00198 Roma RM

 

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Lesioni del Menisco

2022-12-12 19:14

Dott.Lorenzo Proietti

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Lesioni del Menisco

Il menisco è una struttura fibro-cartilaginea, dura ed elastica, che funge da cuscinetto all’interno delle nostre ginocchia.

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𝐈𝐥 𝐦𝐞𝐧𝐢𝐬𝐜𝐨

 

Il menisco è una struttura fibro-cartilaginea, dura ed elastica, che funge da cuscinetto all’interno delle nostre ginocchia.

In realtà è più corretto parlare di menischi [al plurale!] perché ce ne sono due per ogni ginocchio, uno interno (mediale) ed uno esterno (laterale), che hanno forma, dimensioni e funzioni differenti tra loro.

I menischi sono molto importanti perché garantiscono la funzionalità articolare delle ginocchia: quando sono danneggiati possono causare problemi immediati come il blocco dell’articolazione, dolore acuto e gonfiore del ginocchio.

Inoltre, se il problema è trascurato, si possono determinare anche danni a lungo termine, come la degenerazione cartilaginea che porta all’artrosi di ginocchio [o gonartrosi].

 

𝐋𝐞 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐨𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚

 

I menischi sono strutture piuttosto delicati e possono danneggiarsi per vari motivi.

Molti giovani sportivi subiscono danni ai menischi, a seguito di traumi distorsivi del ginocchio per esempio, per via dei rapidi cambi di direzione che caratterizzano sport come calcio, basket, pallavolo e sci.

In ogni caso, qualsiasi evento traumatico che colpisca le ginocchia, può essere causa del danneggiamento dei menischi.

Anche l’usura può avere un ruolo importante: il naturale invecchiamento dei tessuti (degenerazione tissutale) determina una maggiore fragilità delle cartilagini articolari ed i menischi possono quindi danneggiarsi più facilmente, talvolta anche per un movimento normale come l’estensione del ginocchio.

Questo avviene ancor più di frequente quando si è costretti a una posizione innaturale per un periodo prolungato di tempo.

 

𝐈 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨𝐦𝐢 𝐚 𝐜𝐮𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

 

Nel momento esatto della rottura, se essa non è causata da un trauma che coinvolge anche altre strutture anatomiche, il paziente può avvertire uno schiocco o un suono secco, ma spesso non percepisce alcun sintomo diretto.

Il dolore si può manifestare successivamente e di solito intensifica quando il peso del corpo è caricato sull’articolazione.

Altri sintomi frequenti della rottura dei menischi sono il gonfiore e la rigidità articolare.

È possibile che il raggio di estensione e flessione del ginocchio risulti limitato o addirittura bloccato dall’anatomia della lesione; questo capita per esempio quando un pezzo di tessuto si va ad incastrare fra tibia e femore, impedendo che possano scorrere l’uno contro l’altro.

 

𝐈 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐭𝐢𝐩𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞

 

Non tutte le rotture dei menischi hanno i medesimi effetti ed è possibile classificarle in differenti categorie.

La prima distinzione si opera fra lesioni semplici e lesioni complesse; questa ultime sono le più difficili da trattare perché è difficile riuscire a conservare una parte consistente del tessuto cartilagineo.

Fra le lesioni semplici, le più comuni sono:

- lesioni longitudinali;

- lesioni orizzontali;

- lesioni radiali;

- lesioni “a becco di pappagallo”;

- lesioni “flap”;

- lesioni “a manico di secchio”.

Questa classificazione può essere uno tra i fattori che aiutano lo specialista a scegliere la strategia migliore per il singolo paziente, che dipende comunque anche dall’età e dalle esigenze di mobilità.

Solo in casi particolari, come quelli di lesioni molto lievi o che si presentino in persone che non avrebbero vantaggi nell’affrontare un'operazione chirurgica, si può decidere per un approccio non chirurgico, basato sulla sola somministrazione di antinfiammatori e sulla riabilitazione.

 

𝐋'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐫𝐮𝐫𝐠𝐢𝐜𝐨

 

Mentre in passato bastava una diagnosi di menisco lesionato o degenerato, attraverso risonanza magnetica, per eliminare chirurgicamente il menisco, oggi si cerca di essere selettivi, cercando di suturarlo. Soprattutto nei pazienti più giovani nei quali il menisco deve essere considerata una struttura sacra da salvaguardare il più possibile per evitare successivi problemi di degenerazioni della cartialagine ed artrosi

L’operazione di rimozione avviene oggi solo in presenza di lesioni instabili e di blocchi articolari o, ancora, si cerca di procedere con una meniscectomia selettiva, cercando di ricreare il più possibile la forma anatomica del menisco stesso.

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